Il Cilento

01-04 Maggio 2025

Quattro giorni di escursione con Satva&Norma in Cilento.

➳ GIORNO 1 (giovedì 01 maggio)
PASSEGGIATA A LA MOLPA DI PALINURO
⬌ 2 km
▲ 130 m
Tempi di percorrenza 1+1 h
Arrivo libero a Palinuro per, al massimo, le ore 15:00.

Incontro con le guide, e dopo essersi sistemati e ambientati si parte per una passeggiata di benvenuto su Il Moro della Molpa, la collina che si affaccia sul mare a lato di Palinuro. Il sentiero attraversa la macchia mediterranea e una volta raggiunta la cima si potrà ammirare la baia dell’Arco Naturale e del Buondormire con al centro lo scoglio del Coniglio di Palinuro, il basso Cilento e la costa della Calabria. La vista è ancora più suggestiva al tramonto, quando il sole tramonta sull’orizzonte del mare.
La Molpa è anche mito e leggenda, un luogo sacro per gli abitanti del luogo, considerata un “portafortuna” per le attività di pastorizia e agricoltura.
Per l’escursione, anche se non impegnativa, si consiglia comunque l’utilizzo di scarpe da trekking e munirsi di acqua.
Check-in e sistemazione: potrà effettuarsi all’arrivo alle ore 15:00, in camera doppia, tripla o quadrupla con servizi privati in base alle disponibilità, presso il nostro alloggio Il Moro della Molpa.
Cena presso la struttura che ci ospita, Il Moro della Molpa.

➳ GIORNO 2 (venerdì 02 maggio)
LA LEONESSA ADDORMENTATA: IL MONTE BULGHERIA
⬌8 km
▲ 700 m
Tempi di percorrenza 6h

Gli abitanti del luogo chiamano il Monte Bulgheria “la leonessa addormentata”, per la somiglianza ad un enorme leone a riposo con lo sguardo rivolto verso oriente, un leone che sta lì a proteggerli. Invece il nome Bulgheria è legato a popolazioni bulgare che nei primi secoli dopo Cristo hanno colonizzato la zona.
L’escursione proposta è ad anello, si parte da San Giovanni a Piro e si attraversano la sorgente degli Eremiti e lecci a quote più basse, mentre la vetta è ricoperta da cespugli di lavanda selvatica ed elicriso; raggiunta la vetta a 1224 m la vista spazierà su un panorama a 360° sul Golfo di Policastro e verso l’interno con il Monte Gelbison e il Monte Stella.

Avremo il nostro pranzo al sacco che consumeremo in vetta del Monte Bulgheria su una comoda area pic-nic in roccia calcarea.
Cena presso la struttura che ci ospita, Il Moro della Molpa.

➳ GIORNO 3 (sabato 03 maggio)
SENTIERO DELLA PRIMULA, CAPO PALINURO
⬌ 5 km
▲ 175 m
Tempi di percorrenza 3h

In pochi minuti di auto si raggiunge il punto di partenza della nostra escursione ad anello che inizia dal porticciolo di Capo Palinuro e costeggia tutto il piccolo promontorio. Attraverso la tipica macchia mediterranea incontreremo il fortino dei francesi, la grotta azzurra cilentana, il faro e ritorneremo al punto di partenza zigzagando all’interno di una pineta e rilassarci con un bel bagno.
Pranzo al sacco in area pic-nic.
Cena presso la struttura che ci ospita, Il Moro della Molpa.

➳ GIORNO 4 (domenica 04 maggio)
OASI DI MORIGERATI
⬌ 3 km a/r
▲ 130 m
Tempi di percorrenza 2h

Dopo il check-out iniziamo il viaggio di ritorno, dopo circa un’oretta di macchina visiteremo l’Oasi WWF delle Grotte del Bussento a Morigerati. Dal centro storico si percorre un sentiero che attraversa sorgenti, cascate, un antico mulino fino a raggiungere la forra da cui fuoriescono le acque del fiume Bussento e del bacino carsico dell’area sovrastante la grotta.
A fine escursione c’è la possibilità di visitare il nuovo Ecomuseo del Bussento Contemporaneo situato presso l’ingresso dell’oasi, un antico frantoio dove esposizioni multimediali con schermi, totem e visori 3D raccontano la storia dei luoghi, itinerari e biografie delle persone locali.
La visita prevede un’offerta a piacere.

Pranzo al sacco in area pic-nic.
Saluti e rientro alle proprie destinazioni.

  • Escursione in rovine o resti archeologici.
  • Escursione lungo il letto di un fiume o in gole.
  • Trekking.

Viene solitamente indicato come Monte Gelbison, ma alcuni lo chiamano anche “Monte Sacro”. È il grande cono verdeggiante che, in virtù dei suoi 1707 metri, rappresenta uno spettacolare punto di osservazione su tutto il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con la sua costellazione di microclimi: dalla macchia costiera agli abeti delle quote più elevate. In realtà, entrambe le denominazioni condividono il significato di sacralità di questa montagna, perché in arabo Gelbison indica appunto la “montagna dell’idolo”. Tanto basta a fornire un’idea dell’alone mistico che circonda il Gelbison, un po’ come la naturale corona di nuvole che bisogna attraversare e superare per raggiungere la cima, dove nel X secolo un gruppo di monaci basiliani fondarono il Santuario della Madonna del Sacro Monte, tuttora luogo di culto e meta di frequenti pellegrinaggi.
La superba vegetazione di abeti, olmi, tassi, corbezzoli, castagni, ontani ed il sottobosco rigoglioso ci inviterà a fare due passi lungo il sentiero per il trekking che sale fino alla vetta. Il terreno in molti punti è di colore rossiccio, essendo argilloso, e tale colorazione rende il luogo veramente unico. Questa caratteristica ricorre anche più a monte, in diversi punti della montagna.

Le gole strette e profonde formate lungo il corso del fiume Calore, da Felitto a Magliano Vetere, sono oggi un’area protetta, classificata dall’Unione Europea come sito di interesse comunitario (SIC). Ci troviamo nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed un sentiero corre proprio affianco al fiume dove lo spettacolo naturalistico e le bellezze paesaggistiche affascinano da sempre gli escursionisti. Bellissime cascate e rapide del corso d’acqua sono nascoste dalla folta e lussureggiante vegetazione.
Lungo il percorso, a partire dal ponte di Felitto, su entrambe le sponde del fiume, sono numerose le cosiddette marmitte dei giganti, queste forme carsiche possono raggiungere le dimensioni di alcuni metri e una capacità di parecchi litri.
Proseguendo si giunge alla grotta di Bernardo, nome di un antico brigante che secondo la leggenda l’avrebbe abitata.

  • Escursione lungo il letto di un fiume o in gole.

Bellissimo trekking che ci porterà sulla più alta delle tre Torri di Petina, una delle strutture rocciose più caratteristiche degli Alburni.
L’escursione partirà dal casone dell’Aresta uno degli osservatori astronomici più grandi d’Italia, attraverserà vari campi carsici e faggete fino a portarci alla base delle torri.
Una piccola ascesa ci porterà in cima alla più alta “Torre”, il Figliolo, da cui si gode un panorama incredibile.

  • Escursione con prova di arrampicata.
  • Trekking.

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