Per raggiungere la vetta del Taburno a 1393 metri si attraversa l’Abetina, la foresta demaniale del Taburno formata da abeti bianchi e faggi. Gli abeti bianchi sono stati impiantati intorno al 1846 durante il regno di Carlo III di Borbone e diventò una delle riserve di caccia del re.
Proseguendo si raggiunge Piano Melaino, una depressione carsica che funge da inghiottitoio per le acque meteoriche. Dopo un’altra lieve salita si arriva al primo punto panoramico sulla Valle Caudina; il sentiero prosegue dolcemente in cresta fino alla località Quattro Vie, punto in cui si incrociano quattro sentieri. Da qui il sentiero si inerpica fino a raggiungere la vetta. Lo sforzo sarà gratificato da una panorama mozzafiato a 360° su Napoli e il suo golfo con le isole, sul Partenio, tutta la Valle Vitulanese con il Pentime e il Monte Caruso. E si vede, anche, tutto il massiccio del Taburno in un susseguirsi di creste e valli.
Si ritorna indietro fino alle Quattro Vie e da qui la discesa prosegue nella faggeta raggiungendo il punto di partenza con un percorso ad anello.
L’escursione sarà condotta dalla guida escursionistica AssoGuide Norma Damiano.